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Incoterms: in attesa dell’edizione 2000 |
La pubblicazione della nuova edizione da parte della Camera di Commercio Internazionale è attesa per la fine di quest’anno. E’ utile nel frattempo richiamare l’attenzione degli operatori con l’estero sull’importanza di una conoscenza completa delle regole degli Incoterms per la corretta gestione delle transazioni commerciali internazionali fondate su contratti di compravendita. Tali regole commerciali, più comunemente conosciute con il nome di “termini di resa merce”, sono molto diffuse e più o meno propriamente utilizzate. Al fine di evitare interpretazioni soggettive, la Camera di Commercio Internazionale già da tempo ha inteso uniformare il loro utilizzo predisponendo una codifica accettata dalla maggior parte dei Paesi del mondo. Diverse sono state le edizioni e revisioni di queste regole e quella tuttora in vigore è del 1° luglio 1990. Tale edizione apportava interessanti novità, tra cui il raggruppamento degli Incoterms in quattro gruppi omogenei, contraddistinti da abbreviazioni in sigle di sole tre lettere, internazionalmente conosciute nella loro valenza commerciale, utilizzabili indipendentemente dalla lingua. La chiave d'interpretazione delle sigle sta nella loro indicazione dei limiti di responsabilità tra venditore e compratore sulla merce: utilizzando gli Incoterms si stabilisce l’esatto momento in cui avviene il passaggio di rischi e spese per la merce comprata o venduta…e capiamo bene quanto questo sia importante al fine di garantirsi il buon esito della transazione commerciale con il cliente o con il fornitore estero. Vediamo ora praticamente come si differenziano:
GRUPPO E – Partenza: Il venditore deve mettere a disposizione del compratore la merce presso i propri locali senza provvedere al caricamento.
EXW (ex works) Franco fabbrica luogo stabilito EXW loaded, se il venditore provvede al caricamento Rischi e spese a carico del compratore
GRUPPO F – Trasporto principale non pagato: Il venditore deve consegnare la merce al vettore indicato dal compratore.
FCA (Free carrier) Franco vettore luogo stabilito Rischi e spese a carico del venditore sino all'avvenuta consegna al vettore del compratore FAS (Free alongside ship) Franco lungobordo, porto d'imbarco stabilito Rischi e spese a carico del venditore sino alla banchina di partenza FOB (Free on board) Franco a bordo, porto di imbarco stabilito Rischi e spese a carico del venditore sino al superamento della murata della nave, nel momento dell’imbarco
GRUPPO C – Trasporto principale pagato: Il venditore deve farsi carico del trasporto fino al porto di destinazione stabilito ma non si fa carico dei rischi di perdita o di danno alla merce o altre spese derivanti da circostanze successive all’imbarco o alla spedizione.
CFR (Cost and Freight) Costo e nolo, porto di destinazione stabilito Rischi a carico del venditore sino alla murata della nave; spese a carico del venditore inclusive di spese di nolo ed eventuali spese di sbarco CIF (Cost, insurance and freight) Costo, assicurazione e nolo, porto di destinazione stabilito) Rischi a carico del venditore fino alla murata della nave; spese a carico del venditore inclusive di spese di nolo, eventuali spese di sbarco e assicurazione marittima delle merci CPT (Cost paid to) Trasporto pagato fino a luogo di destinazione stabilito Rischi a carico del venditore sino alla consegna al vettore da questi indicato, spese di trasporto a carico del venditore CIP (Cost and insurance paid to) Trasporto e assicurazione pagati fino a luogo di destinazione stabilito Rischi a carico del venditore sino alla consegna al vettore da questi designato; spese di trasporto e assicurazione a carico del venditore
GRUPPO D – Arrivo: Il venditore è responsabile dell’arrivo della merce nel luogo di destinazione e si fa carico i rischi e le spese relativi.
DAF (Delivered at frontier) Reso frontiera, luogo stabilito Rischi e spese a carico del venditore sino alla frontiera convenuta DES (Delivered ex-ship) Reso ex ship, porto di destinazione stabilito Rischi e spese a carico del venditore sino all’arrivo della nave al porto di destinazione stabilito DEQ (Delivered ex quay) Reso banchina, sdoganato, porto di destinazione stabilito Rischi e spese a carico del venditore sino alla banchina del porto di destinazione DDU (Delivered duty unpaid) Reso non sdoganato, luogo di destinazione stabilito Rischi e spese a carico del venditore fino al luogo di destinazione DDP (Delivered duty paid) Reso sdoganato, luogo di destinazione stabilito Rischi e spese a carico del venditore sino al luogo di destinazione, incluse le spese di scaricamento
Per evitare equivoci, è necessario precisare nel contratto che il termine di resa merce fa riferimento agli Incoterms 1990 (es. FOB come da Incoterms 1990). In caso contrario, qualsiasi diversa interpretazione della ripartizione di rischi e spese sarebbe comunque valida e accettabile. Come stabilire chi ha torto e chi ha ragione? Utilizzando gli Incoterms i contraenti parlano "la stessa lingua commerciale”
Dicembre 2000
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Autore: Dott.ssa Antonella Santopietro |
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